mercoledì 6 giugno 2012

Correre




Il vento segna il passo arriva la tempesta, noi uominiuccello, ne avvertiamo il pericolo e a gambe levate cominciamo a correre....
È un continuo riecheggiare di tamburi, la mia testa scoppia, luci di lampi a intermittenza, grida rotte dall’incessante tam tam della pioggia, vetri che amplificano il rumore, corpi invasati che si cercano l’un l’altro, nel calore di un’abbraccio che strozza le parole.
D’improvviso tutto si fà silenzio, solo alcune gocce continuano il cammino lente, e lungo il vetro, disegnano la loro corsa, guardo attraverso e osservo la luce, è tonda è bianca a stento illumina la stanza, mi giro cerco il tuo profilo, guardo il tuo corpo.
Comincio a ricordare, quando ti ho vista per la prima volta, il freddo rendeva gelido il locale e solo allora, incrociando il tuo sguardo sentii il calore disciogliere in me quel ghiaccio in un fiume di emozioni, parole e gesti che i sensi non riuscivano a fermare.
Sei lì distesa nuda stai dormendo, la pelle ha quel colore grigio-perla, le mani cingono forte il mio cuscino, con la gamba abbracci il letto ormai disfatto, ti mostri così, con violeza tutta la bellezza delle forme appare, implode nella mia testa, mi fà male.
Il vento segna il passo arriva la tempesta, noi uominiuccello, ne avvertiamo il pericolo e a gambe levate cominciamo a correre, correre sensa curarci dei corpi lacerati rimasti dietro, correre senza rimorso per chi in noi ha creduto, lontano da chi ci ha amato.

 venerdì 29 dicembre 2006, 15.51.44 | barbaro62
uominiuccello

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